Rischio incendi - Divieto abbruciamenti

Con DD. n. 16797/2022 è prorogato il periodo a rischio incendi boschivi fino al 15 settembre 2022 con conseguente divieto assoluto di abbruciamento dei residui vegetali su tutto il territorio regionale

 

 

Istituzione periodo a rischio incendio dall'11 giugno 2022

Il Comune di San Casciano in Val di Pesa, in base a quanto stabilito dall'art. 10 della legge n. 353/2000 e dall'art. 75 bis della legge Regione Toscana n. 39/2000 ha istituito con Delibera di Giunta Comunale  n. 133 del 30/05/2021 il Catasto Incendi Boschivi, costituito da n. 1 scheda incendio relativa agli incendi verificatisi nell'anno 2021 e composta dall'elenco delle particelle interessate dagli incendi e da inquadramento su estratto catastale.
Il catasto dei boschi e dei pascoli percorsi da fuoco è composto da singole Schede di incendio in cui vengono individuate graficamente e analiticamente le aree sulle quali insistono i divieti e le prescrizioni sanciti dalla vigente disciplina. Tali fascicoli è possibile scaricarli nella sezione sottostante.

Il catasto delle aree percorse dal fuoco verrà aggiornato annualmente entro il 31 maggio di ogni anno, previa pubblicazione di avviso sull'Albo Pretorio online e sul sito del Comune.

La Regione Toscana, nel riconoscere il patrimonio boschivo come bene di rilevante interesse pubblico, perseguendone la conservazione e la valorizzazione in relazione alle sue funzioni ambientali, paesaggistiche, sociali, produttive e culturali, provvede, ai sensi dell'art. 3 della Legge n. 353 del 21/11/2000 "Legge quadro in materia di incendi boschivi" e dell'art. 70 della LR n. 39 del 21/03/2000 "Legge Forestale", alla formazione del piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, ed approva il piano pluriennale regionale AIB.
Nell'ambito della pianificazione AIB, tutti gli enti locali competenti sono tenuti a svolgere la medesima attività di previsione, prevenzione e lotta attiva, in particolare l'art. 75 bis, c.1 della LR n. 39/2000 così come modificata dalla L.R. n. 80 del 27/12/2012 dispone ai Comuni di censire in un apposito catasto, i boschi percorsi da fuoco e, nella fascia entro cinquanta metri da tali boschi, i soli pascoli percorsi dal fuoco, avvalendosi anche dei rilievi effettuati dal Corpo Forestale dello Stato.
L'istituzione del Catasto dei boschi e dei pascoli percorsi dal fuoco ha lo scopo di fornire indicazioni circa i vincoli temporali che regolano l'utilizzo dell'area interessata da incendio sanciti dall'art. 10, c.1 della Legge 353/2000 e dall'art. 76 commi 4 e 5 della LR 39/2000.

Richiamato quanto disposto dall`art. 76 della L.R. 39/2000 e s.m.i (Legge Forestale), ed in particolare dai commi da 4 a 7 che stabiliscono quanto segue:
“4. Nei boschi percorsi da incendi è vietato:
a) per dieci anni, il pascolo di qualsiasi specie di bestiame, fatte salve le deroghe previste dal regolamento forestale in caso di favorevole ricostituzione del soprassuolo boschivo;
b) per cinque anni l'esercizio dell'attività venatoria, qualora la superficie bruciata sia superiore ad ettari uno, in presenza della tabellazione di cui all'articolo 70 bis comma 2.
5. Sia nei boschi percorsi dal fuoco e, sia nella fascia entro cinquanta metri da tali boschi, nei soli pascoli percorsi dal fuoco, fatte salve le opere pubbliche, le opere necessarie all'AIB e quanto previsto negli strumenti urbanistici approvati precedentemente al verificarsi dell'incendio, è vietata:
a) per un periodo di quindici anni, ogni trasformazione del bosco in altra qualità di coltura;
b) per un periodo di venti anni, la realizzazione di edifici o di strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive.
5 bis. Nei certificati di destinazione urbanistica rilasciati dal comune deve essere espressamente richiamato il divieto di cui al comma 5.
6. Alle aree di cui al comma 5 ed agli immobili ivi situati si applica la disposizione dell'articolo 10, comma 1, terzo periodo, della l. 353/2000 e successive modificazioni.
7. Sia nei boschi percorsi dal fuoco che nei pascoli, situati entro 50 metri dai boschi, percorsi dal fuoco, sono vietate, per cinque anni, le attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale sostenute con risorse finanziarie pubbliche, salvo specifica autorizzazione concessa dal Ministro dell'ambiente, per le aree naturali protette statali, o dalla Regione negli altri casi, per accertate situazioni di dissesto idrogeologico e nelle situazioni in cui sia urgente un intervento per la tutela di particolari valori ambientali o paesaggistici.”


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Con decreto dirigenziale n. 11155 del 8 giugno 2022

è stato istituito a partire dall' 11 GIUGNO 2022  il periodo a RISCHIO INCENDI BOSCHIVI

con conseguente DIVIETO ASSOLUTO di ABBRUCIAMENTO di RESIDUI VEGETALI, AGRICOLI E FORESTALI su tutto il territorio regionale.

Qualsiasi tipo di abbruciamento è vietato per tutto il periodo a rischio incendi

 

Con l'entrata in vigore delle modifiche al regolamento forestale (d.p.g.r. 8 agosto 2003, n. 48/R) che si è adeguato alla normativa nazionale (estratto D.lgs.152/2006), non esistono più deroghe legate a fasce orarie o distanze dal bosco negli abbruciamenti di residui vegetali agricoli e forestali.

La Regione Toscana potrà stabilire di prolungare il periodo di divieto assoluto, oltre la data del 27 marzo, in base all'indice di pericolosità per lo sviluppo degli incendi boschivi, con un’eventuale estensione del periodo di divieto che potrà essere disposta anche per singolo territorio comunale.

È vietata qualsiasi accensione di fuochi, ad esclusione della cottura di cibi in bracieri e barbecue situati in abitazioni o pertinenze e all'interno delle aree attrezzate. Anche in questi casi vanno comunque osservate le prescrizioni del regolamento forestale.

La mancata osservanza dei divieti, comporta l'applicazione delle sanzioni previste dalle vigenti disposizioni in materia.

Scarica l'opuscolo abbruciamenti

Vedi gli aggiornamenti della Regione Toscana

 

 

Ultimo aggiornamento: Gio, 01/09/2022 - 12:22
Creazione: Gio, 01/07/2021 - 12:23